AMBIENTI

REGIA

E’ stata progettata secondo la tecnica LEDE (Live End/Dead End).

In uno studio LEDE, l’area intorno ai monitor è attenuata o resa assorbente acusticamente. Il resto della stanza (dietro l’ascoltatore) è reso “vivo” o riflessivo. Il principio principale è che l’arrivo dei riflessi sulla console è in un ordine specifico: 1. suono diretto dai monitor; 2. Primo riflesso in studio (dalla sala di registrazione, attraverso microfoni e monitor); 3. Primo riflesso della sala di controllo (fuori dalla parete posteriore, supponendo che sia circa 3 metri dietro l’ingegnere).

L’idea è che sfalsando questi arrivi, le riflessioni della sala di controllo non interferiscono con il monitoraggio dell’acustica registrata in studio.

Questo è un ambiente che consente di avere un ascolto dei monitor non alterato, addirittura offre la sensazione di essere in un più ampio ambiente riverberante.

La sala “Regia” costituisce il punto focale della progettazione, pertanto, i suoni prodotti nella sala vengono uditi come realmente sono, e non subiscono alterazioni o colorazioni dovute all’acustica dell’ambiente.

Progettata accuratamente, la sala “Regia”, oltre a contenere il tempo di riverberazione, non esalta né attenua particolari frequenze, questo evita colorazioni in fase di equalizzazione finale del materiale registrato.

L’ambiente in questione ha una distribuzione spettrale molto piatta e omogenea permettendo al sound engineer di evitare errori di enfatizzazione o attenuazione. 

SALA "A"

La sala di ripresa “A” è un ambiente di forma trapezoidale con due pareti ortogonali e due pareti inclinate di 5 gradi rispetto alla perpendicolare.

La sala ha le pareti rivestite da doghe microforate fino all’altezza di 160 cm dal pavimento, al di sopra il rimanente delle pareti ed il soffitto è rivestito di fibra minerale compressa.

Questa sala garantisce un tempo di riverberazione basso, inoltre è insonorizzata ed isolata dall’esterno per non lasciare trapelare rumori indesiderati nella registrazione offrendo una distribuzione dello spettro sonoro che non da evidenti colorazioni. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’acustica della sala di “Ripresa” determina solo in parte il risultato  finale, o meglio lo determina in termini di qualità e pulizia del suono registrato.

La sala di ripresa “A” è costruita con finestra a vista sulla regia ed è ideale per la registrazione delle voci.  

SALA "B"

Realizzata tramite un progetto pilota dell’università di Ingegneria di Ancona, questa sala è stata oggetto di tesi di laurea da parte di diversi neolaureati in Ingegneria acustica.

La sua particolare geometria e la tecnica costruttiva di tipo a “riflessioni controllate” permette di ospitare, nei suoi 160 mq realizzati interamente in legno, insiemi orchestrali, corali, gruppi di musicisti senza alterarne le caratteristiche timbriche originali.

Questa sala è il fiore all’occhiello di MR Studio, dove i suoni possono essere registrati con le loro riflessioni naturali e con un risultato qualitativo veramente stupefacente.

E’ una delle poche sale di ripresa in Italia ancora in grado di ospitare un grande numero di musicisti, con in più una nuova possibilità tecnica: riuscire a separare l’esecuzione dei singoli strumenti su più tracce garantendo una velocità di realizzazione ed un forte abbattimento dei costi di registrazione.

TECNICHE COSTRUTTIVE

Le pareti
Sono state costruite in modo da garantire il migliore isolamento possibile dall’esterno:
esse sono state realizzate con muri pieni, ovvero da forate di cemento riempite di cemento. Attaccati al muro sono stati posti dei travetti di legno distanti circa 50 cm l’uno dall’altro, con pannelli di fibra minerale.
In successione sono stati inseriti, mediante compressione, dei pannelli di Celenit (trucioli di legno a bassa densità) ignifughi.
Le pareti laterali sono state poi rivestite con le doghe microforate, separate dai muri con intercapedini d’aria ed imbottite con fibra minerale.

Le porte
L’accesso a ciascuna sala MR Studio è costituito da porte di legno costruite appositamente per questo studio.
Il loro interno è costituito da un cuore di piombo rivestito da un materiale particolare “top secret” a nido d’ape; esse sono tali da dare un indice d’isolamento di circa 40dB.
La chiusura ermetica mediante guarnizioni offre un ottimo risultato per quanto riguardo l’isolamento.

Il pavimento
La progettazione del MR Studio è stata minuziosa fino nei particolari, infatti un ulteriore accorgimento riguardo l’insonorizzazione dello studio è dato dal pavimento galleggiante, soluzione questa che non permette la propagazione di rumori cosiddetti impulsivi, interrompendo il collegamento tra pareti perimetrali e appoggiando il pavimento ad una struttura elastica antivibrante.
Il pavimento costruito in questo modo è detto galleggiante in quanto non esistono punti di contatto rigidi con la sottostante soletta e con le pareti perimetrali; è bene però ricordare che il galleggiamento del pavimento è progettato in modo da non inficiare la sua stabilità.
Il pavimento galleggiante è stato realizzato tramite una lastra di piombo con sopra fibra minerale e sabbia; ancora sopra è stata posta una rete metallica con successiva gettata di cemento.
Il pavimento è stato completato con la posa del parquet.
Poiché il pavimento galleggiante è un sistema meccanico ad un grado di libertà, il massimo spostamento della struttura è praticamente costante alle basse frequenze, mentre diminuisce alle alte frequenze, provocando un maggiore isolamento.

L’impianto elettrico
Il passaggio e lo scambio dei segnali tra le varie apparecchiature avviene attraverso i cavi, che rappresentano uno dei punti critici per uno studio di registrazione; se il segnale si deteriora a causa di un cavo ad elevata dispersione o per un collegamento mal fatto, non esiste apparecchiatura per quanto costosa che possa rimediarvi.
MR Studio si dimostra attento a questo particolare. I cavi utilizzati passano all’interno di un tubo di rame, che funge da gabbia di Faraday, consentendo quindi la schermatura delle frequenze radio, e successivamente l’interno di tale tubo è stato schiumato per evitare che diventi un ponte acustico. Per garantire un elevata affidabilità MR Studio è stato provvisto di un gruppo di continuità statico, con batteria tampone, per evitare sbalzi o discontinuità di corrente.
MR Studio alla fine della catena di registrazione per riequilibrare lo scompenso delle armoniche, causate dalla distorsione non lineare dovuta ai dispositivi a transistor, è dotato di una serie di preamplificatori/compressori valvolari.
All’ MR Studio anche i piccoli particolari non passano inosservati, infatti anche le luci nascondono uno studio accurato, sono alogene a 12 V in corrente continua, per evitare i disturbi e i ronzii dell’alimentazione in rete.
L’impianto di terra è di tipo “a stella” e cioè con cavi singoli di terra equidistanti ed equisezione collegati singolarmente ad un singolo punto di terra e questo per evitare i ronzii dei cosiddetti loop di massa.

L’impianto di aereazione
L’impianto di aerazione dell’ MR Studio è stato progettato per garantire 5 lavaggi completi di aria ad ogni ora e con una serie di accorgimenti maniacali al fine di garantire un completo isolamento da e verso l’esterno.
Inoltre la ventilazione agisce con frequenza subsonica in modo da non interferire come soffio d’aria con i più sofisticati microfoni.
Cosa succederebbe con un normale canale di convogliamento aria se all’esterno ci fosse un temporale con tuoni oppure un semplice abbaiare di cani durante una registrazione ?
Avremmo inevitabilmente il rumore trasportato all’interno della sala di ripresa.
Per ovviare a questi inconvenienti, i canali di aereazione dell’ MR Studio sono stati progettati e costruiti con una serie di curve a 90 gradi con all’interno delle imponenti trappole acustiche.
L’aria transita mentre il rumore viene abbattuto.